È possibile utilizzare accordi tradizionali (per esempio, sovrapposizioni di terze), a cui vengono aggiunte sistematicamente una o più note estranee all’accordo. Questa tecnica, utilizzata da Stravinsky, produce un risultato interessante: da una parte l’orecchio “si accorge” dell’accordo tonale, riconoscendo la musica come non totalmente estranea; dall’altra le note estranee arricchiscono l’armonia rispetto a quella tradizionale. Rispetto alla musica
dodecafonica 
manca quella frattura netta (perlomeno ideologica) col passato che tanto ha allontanato il pubblico dai compositori (o viceversa, dipende dai punti di vista).
La
“Fantasia 1984” 
utilizza questa tecnica.