FUGA QUANTISTICA IN SI MINORE


Secondo la fisica classica ogni particella ha una sua posizione, determinabile con un errore teoricamente piccolo a piacere. Al contrario, la meccanica quantistica ci insegna che tanto più precisamente si determina la velocità di una particella elementare (più precisamente, la sua quantità di moto), tanto più incerta sarà la sua posizione. Di conseguenza una particella ha solo una certa probabilità di occupare una certa posizione in un istante.
Analogamente, nella tonalità classica di si minore, potremmo aspettarci che ogni nota abbia una sua ben precisa altezza (il mi è naturale, il fa è diesis, e così via). Al contrario, in un brano quantistico l’altezza di una nota è indeterminata, per cui, per esempio, il mi a volte è naturale, altre diesis, e altre ancora bemolle. Anche da un punto di vista formale, questo brano oscilla tra la fuga (di cui rispetta la struttura: esposizione, divertimenti, stretti) e la romanza, visto che i divertimenti si allontanano talmente dalla tonalità originaria da assomigliare allo sviluppo di una romanza o di una forma sonata.

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