INNO ALLA VITA


Una sera sono dovuto andare al Pronto Soccorso a causa di un dolore al petto. Con il senno del poi, nulla di serio; ma mai sottovalutare questo genere di sintomi. In barella, nello stesso identico corridoio dove, qualche anno prima, avevo dato l’ultimo saluto a mia madre, senza conoscere ancora la diagnosi e la prognosi: così, ho tratto ispirazione dai sentimenti provati in quell’occasione per comporre questo (forse per me inusuale) brano.
Se da una parte il lirismo del brano è, come indica il titolo, un “Inno alla vita”, dall’altra il ritmo sincopato e vario dell’accompagnamento del pianoforte, unito all’alternarsi frequente e irregolare di battute con ritmi diversi (soprattutto in 3/4 e in 4/4), danno, in sottofondo, l’idea di un battito cardiaco impazzito: quasi ad indicare il timore di una fine imprevista della vita, a cui cantiamo. Un canto felice, che tuttavia nasconde un’inquietudine.
La struttura musicale di questo brano è abbastanza semplice: un unico tema, che, nella prima parte, modula dalla tonalità di mi dorico clicca per sapere di più sulle scale musicali a quella di re maggiore, mentre, nella seconda parte, passando per la tonalità di fa# dorico clicca per sapere di più sulle scale musicali, “torna a casa” terminando in mi maggiore.

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