TEMPO D’AMORE


Ho composto questo brano nel 1977, prima di iniziare gli studi di composizione. Ho cercato di descrivere, come dice il nome del pezzo, quella fase dell’innamoramento in cui si ha l’impressione di passare da un’esistenza scialba e priva di significato (introduzione in sib minore) ad una felicità piena ed incondizionata (tema in sib maggiore). I due episodi più lenti rappresentano momenti di un’esperienza personale: la prima ha un carattere dolce e sognante, mentre la seconda descrive lo svelarsi dell’inganno: quando il ricordo ancora vivo di un sentimento esaltante si fonde alla consapevolezza del tradimento (cioè del non verificarsi) delle aspettative, generando un sentimento struggente e malinconico, ma non disperato.
Il brano termina comunque con una ripresa del tema ancora più appassionata, nella convinzione (o, se si preferisce, nell’illusione) che le speranze non realizzate non dicano l’ultima parola sulla vita.
Per quanto riguarda lo stile compositivo si nota qualche influenza di Chopin, anche se l’armonia è molto più semplice e schematica. Da notare, alle battute 48-51, l’uso della scala tono-semitono clicca per sapere di più sulle scale musicali.

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(lo spartito è disponibile in formato MUS per Finale 2003 e pdf per Acrobat Reader)

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pianoforte Marco Motta


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